Il qualunquista by Carlo Maria Lomartire

autore:Carlo Maria Lomartire [Lomartire, Carlo Maria]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-10-26T16:00:00+00:00

XIII

LA CRESCITA

Vere e proprie alleanze politiche con altri partiti, insomma, Giannini non riesce a concluderne. Quelli che egli definiva i suoi «maestri», i «grandi vecchi» - Croce col suo PLI, insieme a Bonomi, Nitti e Orlando - per il 2 giugno costituiranno l'Unione democratica nazionale: i già «grandi vecchi» per Giannini diventano perciò «quattro vegliardi» e Bonomi «il più giovane della quadriglia di cadaveri che vogliono governare l'Italia», mentre il comportamento del PLI è una «carognaggine liberale». Quanto ai monarchici, nonostante i ripetuti ma inutili tentativi, il dialogo col repubblicano e antisabaudo Giannini si conferma impossibile.

Ma nella sua ricerca di appoggi e alleanze in vista dello storico appuntamento del 2 giugno e degli assetti politici che ne seguiranno, Giannini non può certo trascurare il mondo cattolico. Sia perché, come abbiamo visto, lo strazio procuratogli dalla perdita del figlio Mario e subito dopo del padre lo ha avvicinato alla fede, sia perché si rende conto di qualcosa che è ormai ben chiara a tutti: e cioè che la grande massa dei voti cattolici, in quanto tali, sono ormai determinanti; che non è detto che vadano tutti alla DC; che, comunque, un partito moderato non può avere contro le gerarchie ecclesiastiche anche pensando a future possibili alleanze proprio con la Democrazia cristiana, soprattutto in funzione anticomunista. Infatti se per il momento, dopo la comune esperienza nella Resistenza e nel CLN, comunisti e democristiani stanno insieme al governo, è sempre più evidente l'insofferenza del Vaticano di Pio XII per questa alleanza considerata innaturale.

Giannini, dunque, non perde occasione per ripetere che il Fronte si riconosce pienamente nella morale cattolica e sempre più spesso lo fa in contrapposizione proprio con «la DC alleata degli atei marxisti». Ma soprattutto cura molto assiduamente i rapporti con le gerarchie ecclesiastiche, vantando, forse talvolta millantando, buone relazioni con porporati eminenti, come il cardinale Montini, il futuro papa Paolo VI. Coerentemente, subito dopo le elezioni del 2 giugno - non prima, non vuole che sembri una scelta propagandistica - entrerà formalmente e ufficialmente nella Chiesa, con il battesimo. Una cerimonia della quale conserva sempre un commosso ricordo: «È un peccato» dice ripensandoci «che si tolga ai cristiani un'emozione tanto intensa battezzandoli da poco più che neonati».

Tutto questo, naturalmente, non può lasciare indifferenti i vertici democristiani, che - anche sottovalutando con inspiegabile superficialità il fenomeno qualunquista montante - manifestano freddezza e fastidio, niente di più. L'offerta di una alleanza elettorale per il 2 giugno è respinta sprezzantemente: un «no, grazie» senza motivazioni.

Finalmente Giannini replica con la sua abituale durezza: contesta apertamente alla DC, definita per le sue ambiguità «partito biscia» mentre i democristiani diventano i «demofradici cristiani», il monopolio della rappresentanza cattolica in politica. Mostra così di pensare ad un secondo partito dei cattolici. Nonostante tanta asprezza, in realtà i rapporti con la DC non si interromperanno mai del tutto.

Anche perché, all'interno di quel partito, vasti settori contrari alla collaborazione con le sinistre nel governo vedono di buon grado la possibilità alternativa di collaborazione con una cospicua formazione moderata. Nelle stesse gerarchie cattoliche c'è chi la pensa così e anzi prende a questo fine iniziative concrete.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.